Movie Walks: Venezia, la Luna e Tu
Da San Marco a Santa Maria del Giglio
Come in ogni film di Venezia che si rispetti, almeno una volta Piazza San Marco fa capolino tra le scene. Si tratta de l’unica Piazza di Venezia (gli spazi più piccoli sono sempre chiamati Campi) e la sua architettura fa da contorno a molte storie d’amore e di vita nel grande schermo.
In questo film la vediamo agli inizi del film, quando Bepi vuole tornare i regali alle sue numerose ragazze prima di sposarsi, ricevendo risposte non molto accondiscendenti.
Dalla Piazza, in pochi minuti si passa al punto d’imbarco di Santa Maria del Giglio, per provare l’esperienza di essere trasportati da un vero gondoliere ad un prezzo davvero contenuto. Attraversare il Canal Grande con questo mezzo è una bel modo per risparmiare qualche ponte. In questo modo infatti si arriva velocemente al Sestiere di Dorsoduro senza utilizzare il Ponte dell’Accademia.
Ad oggi le gondole-traghetto sono sempre meno utilizzate e stanno scomparendo, ma un tempo erano uno dei pochi modi per attraversare in maniera rapida il centro di Venezia se non si possedeva un’imbarcazione propria. Con l’utilizzo maggiore di vaporetti e taxi, questa tradizione rischia di scomparire.
Arrivati a Calle del Traghetto San Gregorio, vicino alla Basilica di Santa Maria della Salute, ci si dirige verso un luogo meno conosciuto: Rio de la Fornace, dove si trovano le case di Nina e Bepi.
La casa della famiglie dei due si trovano l’una di fronte all’altra in una zona poco nota tra la Fondamenta Ca’ Balà e la Fondamenta Soranzo della Fornace.
Qui Bepi scambia battute per tutta la durata del film alla finestra, riuscendo a fare pace con Nina; ed è proprio qui che rincontrerà la rossa Janet, anche lei rimasta a Venezia per amore di lui.
La situazione si fa molto complicata: Janet rivela di volersi sposare con Bepi e poco dopo anche Nathalie chiede a lui di trasferirsi in America. Ma lo scaltro dongiovanni trova la soluzione, fingendosi colto da sensi di colpa e devoto cristiano si traveste da prete con la complicità di Don Fulgenzio e annulla l’impegno con una ragazza. L’altra invece verrà abbandonata sul treno a Venezia Mestre, mentre lui correrà ad impedire il matrimonio incombente tra Toni e la sua Nina.
Punta della Dogana e San Giorgio Maggiore
Qualche passo verso Punta della Dogana e il tour si conclude con uno dei panorami più belli di Venezia: il Bacino San Marco, da cui si vede la ben nota Piazza e l’antistante Isola di San Giorgio,
Qui sta per avvenire il matrimonio che Bepi vuole fermare.
Arrivato in gran fretta sull’Isola di San Giorgio in motoscafo, la cerimonia sembra essere conclusa. Mezzogiorno è passato e il tempo ‘’ti xe rivà tardi, ormai la xe fata!’’ (sei arrivato tardi, ormai è fatta!), gli gridano da un’imbarcazione ormeggiata davanti alla Basilica. Quando ecco la rivelazione: davanti all’altare Nina ha detto di no.
Opera di Andrea Palladio, la Basilica di San Giorgio Maggiore fa parte di un complesso molto più ampio che occupa tutta l’Isola e comprende due chiostri, una biblioteca e vari edifici restaurati da Salesiani e Benedettini, nonché dalla Fondazione Giorgio Cini che qui ha la sua sede storica. Consigliata è la vista di Venezia dal campanile alto 75 metri, per un panorama mozzafiato.
La pellicola si conclude con questo colpo di scena e con le scene di vita coniugale tra i neosposi. Le condizioni sono chiare: il più bel gondolier de Venexia potrà continuare a fare il suo lavoro a patto di rimanere fedele a Nina. Ma scena finale del film ci fa capire che nei suoi buoni propositi, Bepi non sembra molto convinto.
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