Milano: sulle tracce di Leonardo
Usciamo ora nel Parco del Castello Sforzesco, indugiamo un po’ ad ammirarne il verde, i grandi alberi e la veduta che offre di questo lato del Castello.
Ci troviamo in Parco Sempione, uno dei polmoni verde della città con un’estensione di circa 386.000 m².
Passeggiare nel Parco Sempione è molto piacevole ed è possibile ammirare una flora ricca e variegata e incontrare prati all’inglese, viali, piazzuole, corsi d’acqua e una collinetta artificiale. Il Parco è anche sede di edifici storici e rappresentativi come l’Arena Civica, realizzata da Luigi Canonica nel 1907 e tuttora uno dei maggiori monumenti di Milano, l’Arco della Pace, la Torre Littoria, il Palazzo dell’Arte, il monumento a Napoleone III, l’Arena e l’Acquario.
E’ proprio nel cuore del Parco Sempione, sul piccolo e caratteristico ponte detto “delle Sirenette” (per via delle statue di ghisa poste all’estremità delle spallette) che avviene, nel film Rocco e i suoi Fratelli (1960), un dialogo duro e serrato tra Rocco, che sta svolgendo il suo quotidiano allenamento da pugile, e il fratello minore Ciro (Max Cartier). La scena si chiude con un dialogo sincero tra i due fratelli, dove Rocco si domanda se non sarebbe stato meglio rimanere al Sud anziché emigrare in una città che, piano piano, sta sconvolgendo le loro esistenze e cambiando irreparabilmente la loro vita.
Proseguiamo il nostro itinerario costeggiando verso sinistra tutto il percorso dell’antico fossato, fino ad incontrare il cancello di uscita dal Parco su Viale Gadio. Attraversiamo il Viale e imbocchiamo Via Minghetti, che ci porta in poche decine di metri in Piazza Cadorna, altro luogo storico e nevralgico della città.
Oggetto di un innovativo restyling negli anni ’90 su progetto dell’architetto Gae Aulenti, ospita una gigantesca scultura di Claes Oldenburg e Coosie Van Bruggen, raffigurante un ago con filo e nodo, omaggio alla laboriosità milanese.
Costeggiamo e superiamo l’edificio della Stazione Ferrovie Nord Milano svoltando poi a destra in Via Boccaccio, che seguiamo fino a raggiungere Piazza Virgilio. Contorniamo la Piazza sul suo lato sinistro, superiamo Via Vincenzo Monti e imbocchiamo poco più avanti sulla sinistra Via Caradosso, che ci porterà ad uno dei più splendidi capolavori dell’arte italiana, conosciuto in tutto il mondo: il Cenacolo Vinciano e l’attigua Chiesa di Santa Maria delle Grazie, entrambi classificati patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
La Chiesa di Santa Maria delle Grazie appare nel film Un eroe in borghese (1995), quando l’avvocato Giorgio Ambrosoli (Fabrizio Bentivoglio) accompagna il figlioletto Umberto alla scuola di Via Ruffini 4, a pochi passi dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie che si scorge in fondo alla via. Giorgio lo saluta affettuosamente e lo abbraccia.
Prima di visitare la Chiesa possiamo riposarci all’interno del Chiostrino delle Rane, un delizioso angolo di quiete contornato da un portico a colonne e con al centro una graziosa fontana ornata da quattro simpatiche… ranocchie!