Milano e il Cinema

Milano e il Cinema

 

Milano è stata set di innumerevoli film del cinema italiano tra cui alcuni autentici capolavori della nostra cinematografia, conosciuti in tutto il mondo ed entrati a buon diritto nella storia del cinema.

Vien fatto di pensare subito e giustamente a Miracolo a Milano (1951), opera storica del neorealismo italiano realizzata nel 1951 dai grandi maestri Vittorio De Sica e Cesare Zavattini. La Milano del dopoguerra è una città che sta cambiando pelle e architettura ma che porta ancora addosso le cicatrici di una crisi economica devastante per molti italiani. La pellicola, ispirata al romanzo Totò il buono del 1943 dello stesso Zavattini, è un grande esempio di genere grottesco favolistico-fantastico nel cinema italiano. Il film fu premiato con la Palma d’Oro a Cannes e fu invece aspramente criticato in Italia, dove apparve a molti un tradimento rispetto alla lezione di cinema impegnato del neorealismo.

 

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E poi ricordiamo Rocco e i suoi fratelli, grande opera realista diretta da Luchino Visconti nel 1960 dove troviamo una Milano lanciata verso l’industrializzazione e il benessere. Milano per gli emigranti del mezzogiorno rappresenta la speranza di cercare una possibilità di realizzazione che li aiuti a migliorare la propria condizione miserevole, ma molti di loro resteranno delusi e addirittura schiacciati da una realtà grigia e inospitale.

 

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A dire il vero sono molti i registi che hanno raccontato Milano, le sue strade, le sue piazze ma soprattutto le sue atmosfere, nelle quali erano immerse le vicende di personaggi colti in momenti salienti della storia italiana del dopoguerra: l’immigrazione, le grandi fabbriche, le rivolte studentesche, la malavita, l’affermarsi della grande finanza, il fashion-system, la Milano da bere come recitava un famoso spot pubblicitario.
Certamente meno scenografica di Roma, Milano ha offerto al cinema più le storie della sua vita economica, sociale e politica che le sue strade e le sue piazze e quando l’ha fatto si è trattato evidentemente di location per la maggior parte connesse alle vicende raccontate nei film: periferie, luoghi sostanzialmente anonimi e di limitato interesse turistico oppure, all’opposto, quasi scontate, come Piazza Duomo, che è ripresa in numerose pellicole a volte in modo pretestuoso, tanto per far capire che la storia si svolge a Milano.

Ricordiamo infine che il primo film girato in esterno a Milano fu Gli uomini, che mascalzoni…  del 1932, diretto da Mario Camerini. Riportiamo ciò che scrisse il giornalista Filippo Sacchi su un quotidiano milanese quando uscì il film: “È la prima volta che vediamo Milano sullo schermo. Ebbene, chi poteva supporre che fosse tanto fotogenica? Camerini ha saputo cogliere con una finezza estrema certi inconfondibili momenti del volto e del movimento di Milano ed è riuscito a darcene, senza sforzo, il colore tutto lombardo, l’operosa vitalità”.

 

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Torinese di nascita e milanese d`adozione, lavora da oltre trent`anni nel turismo organizzato ma di sé ama dire che di professione fa il "girovago", visto che il suo lavoro lo porta spesso in giro per il mondo. Interessato da sempre alla comunicazione digitale, ha conseguito attestati in Social Media Strategy e Digital Marketing. Ideatore delle Milano Movie Walks, passeggiate milanesi ispirate al cinema.

davide@italymoviewalks.com

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