La Pazza Gioia
Da qui il viaggio delle due protagoniste diventa sempre più avventuroso, le vediamo a Montecatini Terme cenare alle Terme Tettuccio (trasformate in un hotel di lusso nel film), scappare lungo Viale Verdi e a Piazza Italia alla stazione ferroviaria.
Il viaggio ripercorre scene del passato e vediamo Donatella al corteo di Carnevale di Viareggio con il suo bambino, sul lungomare …
… insieme a Beatrice a Piazza Mazzini e Piazza Puccini e poi ritornare quasi per uno strano scherzo del destino al luogo dove sono iniziati i suoi problemi, cioè la Discoteca Seven Apples a Pietrasanta, lì dove lei lavorava e il cui proprietario è l’uomo che l’ha distrutta.
Si passa al Ponte di Calafuria a Livorno, luogo di un gesto estremo compiuto da Donatella, stanca della vita e che vede nell’annullamento di quest’ultima l’unica soluzione alla solitudine che l’accompagna da sempre.
I luoghi del passato di Beatrice riaffiorano mostrando il carattere volubile della protagonista.
La vediamo ritornare alla villa del suo ex-marito, una villa privata ad Ansedonia e insieme a Donatella alla sua casa d’infanzia, Villa Mansi a Capannori, location da cui scappano con la macchina ricordando la fuga di Thelma & Louise (1991).