Il Racconto dei Racconti, nell’Italia da fiaba
In Puglia particolare rilievo assumono le scene girate a Castel del Monte, presso Andria, l’ottagonale complesso definito Corona di Puglia, luogo adibito a reggia del vedovo e sconsiderato re di Altomonte (Toby Jones) nell’episodio: La Pulce. Grazie ad abili ritocchi di computer grafica il verdissimo panorama che circonda il castello fortezza, voluto da Federico II nel XIII secolo, diventa un paesaggio diverso, più arido e contestuale al dramma che sta vivendo la povera principessa Viola (Beve Cave) che si rifiuta di assecondare il piano perverso del padre.
La scena in cui i pretendenti della principessa si sfidano in realtà sono stati girati dentro la Sala del Trono all’interno del Castello Normanno-Svevo di Gioia del Colle, in provincia di Bari.
Nello stesso episodio la dimora dell’orco dove viene portata la principessa si trova nella Terra delle Gravine e della grotta di Dio a Mottola, in provincia di Taranto. Un luogo suggestivo che ricorda quello della murgia materana e che così definisce Gennaro Aquino, il location manager che lo ha scoperto:
Cercavamo delle cavità naturali: con il regista ci siamo letteralmente innamorati di due villaggi rupestri e cioè Casalrotto e Petruscio. Poi, per questioni logistiche, abbiamo scelto di optare per l’antichissima Casalrotto. È stato incredibile lo stupore di tutti nel vedere questi luoghi per la prima volta. Mottola non l’avevamo mai sentita nominare e invece abbiamo scoperto questa meraviglia.
La principessa riuscirà a salvarsi grazie all’aiuto della famiglia circense e alle loro abilità fisiche.
Ultima regione set di questo capolavoro di Garrone è la Sicilia, dove si trova, vicino a Ragusa, il bellissimo Castello di Donnafugata, ossia il regno della regina di Selvascura e di suo marito (John C. Reilly).
Location scelta come set anche per alcuni episodi della fiction poliziesca Il Commissario Montalbano, il Castello in stile neogotico, è una dimora nobiliare realizzata nell’800 dal barone Corrado Arezzo, ha un nome di origine araba a in-jafat che significa fonte di salute. Ma la leggenda vuole che derivi dalla leggendaria fuga della regina Bianca di Navarra che qui venne rinchiusa da un perfido conte. Delle 122 stanze che occupano il palazzo in un’area di circa 2500 metri quadrati solo una ventina sono oggi aperte al pubblico e meritano comunque una visita: dalla sala della musica con i suoi pianoforti alla pinacoteca che contiene una interessante collezione di quadri neoclassici, per passare ai luoghi di svago come la sala del biliardo e quella degli specchi. In tutte sono ancora presenti i mobili e arredi originari dell’epoca.
Altra attrazione di questo luogo sono il grande Giardino, abbellito da piante anche di specie rara e bizzarre costruzioni decorative, e il Labirinto di pietra, che nel film viene percorso dalla regina mentre cerca di raggiungere il figlio.
Le Gole dell’Alcantara, in provincia di Messina, sono un altro luogo della Sicilia incantevole che fa da scenario all’ardua impresa del re di Selvascura nel tentativo di strappare il cuore del drago marino per donarlo alla regina che dovrà mangiarlo per restare finalmente incinta.
Che dire dunque di questo stupendo viaggio attraverso l’Italia alla scoperta di location da fiaba?
Un insieme di bellezze paesaggistiche e monumentali da visitare per ripercorrere la magia di racconti in un medioevo senza tempo per appassionare bambini e ragazzi, sognatori e amanti delle avventure, in luoghi da riscoprire, ma anche amanti della Storia e della Letteratura.