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Il ghetto di Roma ne La Finestra di Fronte

Il ghetto di Roma ne La Finestra di Fronte

 

La nostra camminata riprende da Piazza Mattei verso la via quasi nascosta che si trova dietro alla Fontana delle Tartarughe, Vicolo della Reginella, la stradina più caratteristica del ghetto e luogo di interesse per gli amanti dell’arte e dell’artigianato grazie alla presenza di botteghe di scultori, pittori e corniciai. Dentro la Libreria Louvre si possono trovare originali stampe fotografiche del cinema italiano e internazionale.

 

vicolo della reginella

 

E’ in questo vicolo che nel film vediamo discutere Giovanna e Filippo dopo aver fatto shopping.

 

fotogramma vicolo della reginella

 

Giunti in Via del Portico d’Ottavia possiamo dedicarci una pausa in uno dei tanti ristoranti kosher che la zona offre.

Passeggiamo accanto al Portico d’Ottavia e alla Chiesa di Sant’Angelo in Pescheria, dove, nella zona antistante, si trovava in passato anche l’Oratorio dei Pescivendoli, sede del mercato del pesce e successivamente demolito.

 

portico d'ottavia

 

Una targa posta nello slargo accanto al Portico ricorda il triste rastrellamento del 16 ottobre 1943 di più di 1000 ebrei e la loro deportazione nei campi di concentramento.

Proseguendo poco più avanti del Portico di Ottavia, in direzione del Tevere, passiamo accanto alla Chiesa di San Gregorio della Divina Pietà, di origini molto antiche e dove sarebbe nato, nel VI secolo, il Papa San Gregorio Magno.
Dopo altri pochi metri ci troviamo sul Lungotevere De’ Cenci in prossimità del  Ponte Fabricio o Ponte Quattro Capi, il ponte che permette il passaggio all’Isola Tiberina dove troviamo la Chiesa di San Bartolomeo che sorge sulle colonne del Tempio di Esculapio, l’Ospedale Fatebenefratelli e il Tempio dei Giovani Ebrei.

L’Isola Tiberina è uno dei luoghi più incantevoli di Roma, soprattutto durante le calde serate estive quando si trasforma in un salotto a cielo aperto che offe a romani e turisti un ricco programma di eventi dedicati al cinema e alle altre arti.

Giunti nei pressi del Lungotevere De’ Cenci svoltiamo sulla destra, camminando per qualche metro passeremo accanto alla Sinagoga che gli ebrei romani amano chiamare Tempio. Per la sua imponente struttura architettonica è visibile in molto punti della città ed è ormai il simbolo della riconquistata cittadinanza degli ebrei.

 

Sinagoga di Roma

 

Svoltiamo ancora sulla destra su Via del Tempio e ritorniamo nel cuore del ghetto. Ci dirigiamo ora in Piazza delle Cinque Scole, svoltando sulla sinistra in Via Catalana e arrivando alla fine della via.
Piazza delle Cinque Scole è così chiamata in ricordo del palazzo in cui si trovavano le cinque sinagoghe o scole ebraiche dell’antico quartiere degli ebrei.

Le sinagoghe, demolite nei lavori di risanamento del ghetto, erano concepite e identificate in base ai luoghi di provenienza e al rito dei fedeli. Qui, fino al 1847, vi era ancora uno degli alti muri di recinzione che separava il quartiere  dall’area in cui si trova Piazza dei Cenci. Sul lato meridionale di Piazza delle Cinque Scole troviamo un palazzo dell’Ottocento appartenuto alle famiglie Cenci e Bolognetti, realizzato nell’Ottocento e la Fontana del Pianto di Giacomo Della Porta.

 

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Esperta di Marketing Territoriale e appassionata di viaggi e film, nel 2013 è coautrice di Roma Movie Walks, libro e guida turistica dal quale parte per sviluppare un nuovo e grande progetto stimolato dal movie induced tourism. Italy Movie Walks è diretta emanazione di questo, un portale dedicato a coloro che amano visitare i tantissimi luoghi del cinema girati nel Bel Paese.

giovanna@italymoviewalks.com

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