Che Dio ci aiuti, nelle Marche
Tappa a Genga
Genga è un piccolo castello medioevale immerso nella natura. Questo paesino si trova all’interno del Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi.
È famosissimo per ospitare le celebri Grotte di Frasassi, che hanno ospitato le riprese della terza clip dove le ragazze del convento e protagoniste s’immergono in una “Speleo avventura” e percorso turistico che include la visita del Castello della Fatina.
Ci spostiamo poi a Fonte Avellana ovvero nel famoso eremo citato da Dante Alighieri nella Divina Commedia nel XXI canto del Paradiso. Qui si trova la Biblioteca che conserva una copia della Divina Commedia del XVI secolo. Diventato il set delle riprese della nona clip e totalmente immerso nella natura, si trova alle pendici del Monte Catria; il monastero si trova nel comune di Serra Sant’Abbondio.
Consigliamo di non perdervi il tipico pranzo insieme ai monaci.
Tappa a Urbino e Riviera del Conero
Urbino, famosa per essere la ‘città ideale’, ospita una delle meraviglie del Rinascimento: il Palazzo Ducale di Urbino, dove al suo interno si trova lo Studiolo di Federico da Montefeltro.
L’Oratorio di San Giovanni Battista appare durante la quinta clip televisiva della serie Che Dio ci aiuti. L’Oratorio è sede dell’omonima Confraternita. Interessanti sono le pitture che ritraggono le Scene della Vita di San Giovanni Battista e la Crocifissione che occupa tutta la parete absidale.
Questa città ricca di storia arte e cultura è famosa anche per le sue tipicità locali: la crescia sfogliata e il famoso coniglio in porchetta che viene citato durante tutta la serie e soprattutto nella prima puntata in una scena con Suor Costanza e Suor Angela. Non possiamo dimenticare del tartufo che accompagna piatti di mare e di carne come i ravioli ai funghi porcini con tartufo nero.