Pinocchio tra Toscana, Puglia e Lazio
In occasione del Natale 2019 esce al cinema Pinocchio, l’ultimo capolavoro di Matteo Garrone.
Abbiamo già incontrato Garrone nel nostro articolo dedicato al movie tour di Tale of Tales (Il racconto dei racconti) e in quello dedicato a Dogman (2019), che è stato candidato all’Oscar come miglior film straniero. Ricordiamo che Garrone deve la sua fama anche a livello internazionale al film Gomorra (2008), adattamento cinematografico dell’omonimo libro inchiesta di Roberto Saviano.
In questo nuovo progetto Matteo Garrone vuole di nuovo regalare al grande pubblico la rappresentazione cinematografica di una fiaba e questa volta sceglie la più classica nella storia della letteratura italiana Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino, scritta tra il 1881 e il 1882 da Carlo Collodi, pseudonimo del giornalista toscano Carlo Lorenzini.
Ho iniziato a disegnare la storia di Pinocchio quando avevo 6 anni, è una favola a cui tengo moltissimo e ho avuto la fortuna di avere al mio fianco compagni di viaggio meravigliosi. È un film di cui sono molto orgoglioso, è un film popolare come il capolavoro di Collodi. La sfida era fare un film che potesse sorprendere e far riscoprire una favola conosciuta in tutto il mondo.
cit. Matteo Garrone (Conferenza Stampa)
Tra gli attori del cast ci sono nomi interessanti come il grande Roberto Benigni nella veste di Mastro Geppetto, Gigi Proietti in Mangiafuoco, Rocco Papaleo e Massimo Ceccherini sono invece il Gatto e la Volpe, Marcello Fonte il Pappagallo e Davide Marotta è il Grillo Parlante.
La Fata Turchina è interpretata dalla modella e attrice francese Marine Vacth.
Il giovane Federico Ielapi è il burattino di legno, scelto per questo ruolo non solo per il talento ma anche per la resistenza alla fase del trucco che ogni mattina lo teneva occupato per ben tre-quattro ore! Un trucco tra l’altro inventato ed abilmente eseguito dal make up designer Mark Coulier, che ha vinto ben due premi Oscar per Grand Budapest Hotel (2014) e The Iron Lady (2011).
Lucignolo è interpretato dal giovane Alessio Di Domenicantonio.
C’è una cura nella ricerca delle facce giuste, negli scenari che chiunque abbia letto Pinocchio ha immaginato, nei dettagli dei costumi, del trucco, degli effetti speciali artigianali, come lo erano stati ne ‘Il racconto dei racconti’, e utilizzati con grande parsimonia, ovvero solo quando narrativamente necessari.
cit. Matteo Garrone (Conferenza Stampa)
Molto curata anche la fotografia diretta da Nikolaj Bruel che con il suo lavoro rende omaggio ai paesaggi e ai luoghi della nostra Italia che fanno da cornice alle avventure del famoso burattino. Ricordiamo che Bruel è stato recentemente premiato al David di Donatello per Dogman (2019).
Altro professionista del settore che ha prestato il suo talento al lavoro di Garrone è lo scenografo Dimitri Capuani che ha firmato le proposte grafiche e illustrative scelte poi dal regista nella produzione del film. Capuani si è ispirato alle immagini un tempo realizzate per la rappresentazione grafica del libro da grandi artisti come Enrico Mazzanti che lavorò personalmente con Collodi.
Nelle opere di questi pittori ci sono tantissime informazioni; la luce dentro le case, i mestieri dell’epoca, le facce della gente povera, gli arredi e i costumi. Lo sforzo grande è stato quello di trovare dei luoghi veri che esprimessero il più possibile la purezza e l’autenticità di quel mondo.
Fonte: AD news, intervista a Dimitri Capuani, di Mario Gerosa