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Tra i Set de Il nome della rosa

Tra i Set de Il nome della rosa

Il nome della Rosa è il titolo del famoso capolavoro letterario di Umberto Eco, pubblicato nel 1980 e tradotto in ben 47 lingue. Ha conquistato un grande successo sia in Italia sia all’estero ottenendo il riconoscimento del Premio Strega nel 1981. E’ un romanzo storico ambientato nel Medioevo, sul genere filosofico, narrativo ma anche investigativo.
Le vicende narrate nel romanzo prendono spunto dal ritrovamento di un antico manoscritto nel quale il protagonista Adso da Melk rivela le terribili avventure accadute durante la sua giovinezza, quando era novizio in un monastero benedettino dell’Italia Settentrionale.

Giunto al termine della mia vita di peccatore, mentre declino canuto insieme al mondo, mi accingo a lasciare su questa pergamena testimonianza degli eventi mirabili e tremendi a cui mi accadde di assistere in gioventù, sul finire dell’anno del Signore 1327. Che Dio mi conceda la grazia di essere testimone trasparente e cronista fedele di quanto allora avvenne in un luogo remoto a nord della penisola italiana, in un abbazia di cui è pietoso e saggio tacere anche il nome

Era la fine del 1327 quando il giovane e nobile Adso arriva nell’abbazia con il suo maestro, il frate francescano inglese Guglielmo da Baskerville, per svolgere un delicato incarico diplomatico. Anziché luogo di pace, l’ambiente spirituale si rivela subito teatro di omicidi misteriosi da parte di un ignoto assassino che i due cercheranno di scovare investigando à la Sherlock Holmes.
Si scoprirà che c’è un collegamento tra le morti misteriose che ha origine in un antico manoscritto greco, custodito nella famosa e inaccessibile biblioteca del monastero. Guglielmo e Adso riusciranno ad arrivare nel labirinto della biblioteca e scopriranno il luogo dove è custodito il libro maledetto, impregnato di veleno e quindi mortale per chiunque avesse provato a sfogliarne le pagine.

L’avvincente trama di questo best-seller non restò inosservata all’occhio esperto di un grande regista, il francese Jean-Jacques Annaud, che nel 1986 ne realizzo un’opera cinematografica scegliendo come protagonisti grandi attori come Sean Connery, nelle vesti di Guglielmo da Baskerville, e F. Murray Abraham in quelle del terribile inquisitore Bernardo Gui. Mentre Adso venne interpretato dal giovane Christian Slater .
Anche l’opera audiovisiva ebbe molto successo, vinse cinque David di Donatello e tre Nastri d’Argento e ottenne un primato di ascolti per la sua messa in onda su Raiuno; restò un successo indiscusso per ben 13 anni, dal 1988 al 2001, con circa 14 milioni di telespettatori.

Quali sono le location del film il nome della rosa?

Le riprese del film diretto da Annaud sono state realizzate tra la Germania e l’Italia.
Per le aree interne è stata scelta l’Abbazia di Eberbach in Germania.

 

Veduta panoramica Abbazia Eberbach

 

Abbazia di Eberbach

 

Abbazia Eberbach interno

 

Si tratta di un ex monastero cistercense, dallo stile gotico e romano, ubicato vicino a Eltville, nella valle del Reno. Costruito nel 1136 per volontà di Bernardo da Chiaravalle divenne nel tempo uno dei monasteri più grandi e attivi della Germania. E’ oggi di proprietà della Fondazione che gestisce le visite guidate e la fiorente attività di produzione di vino pregiato, con la coltivazione dei vigneti circostanti.

Per quanto riguarda l’area esterna dell’Abbazia si preferì la finzione e il progetto venne affidato al grande maestro della scenografia, Dante Ferretti, che riuscì a ricreare su una collina, in zona Prima Porta a nord di Roma, un ambiente suggestivo e misterioso coerente con le oscure vicende del film.
Questo cantiere cinematografico contava circa diecimila metri quadrati di ponteggi e tutta l’opera architettonica e scenografica fu un notevole investimento economico.
Per la ricostruzione esterna della biblioteca Ferretti prese ispirazione da Castel del Monte in Puglia, la famosa struttura architettonica medioevale, dichiarata patrimonio dell’Umanità dall’Unesco e location originale di diversi film di successo, come Il Racconto dei Racconti di Matteo Garrone.
Ricordiamo anche che alcune scene esterne sono state girate in Abruzzo a Campo Imperatore nel comprensorio del Gran Sasso.
Segnaliamo che nel film si vede il sentiero che conduce al castello di Rocca Calascio, che abbiamo già incontrato nel nostro articolo sul film Ladyhawke del 1985.

La fiction televisiva Il nome della rosa.

La famosa opera di Eco ha vissuto un’altra giovinezza con l’uscita della fiction omonima co-prodotta dalle case di produzione italiane 11 Marzo Film e Palomar e realizzata per la messa in onda nelle reti Rai Fiction e Tele München.
Protagonisti della miniserie in sei puntate, dirette dal regista Giacomo Battiato, sono l’attore John Turturro che ha interpretato Guglielmo, Rupert Everett ovvero l’inquisitore Bernardo Gui e un giovane talentuoso attore tedesco, Damian Hardung, che ha interpretato Adso da Melk

Le location della fiction televisiva 

Iniziamo il nostro viaggio tra i luoghi della fiction che è stata girata nel Lazio, in Umbria e in Abruzzo.

LAZIO

Cinecittà è il set cinematografico più indicato per ricostruire ambienti importanti e ospitare cast numerosi, come ricordiamo nel nostro articolo dedicato proprio a Cinecittà. E’ qui che sono stati ricreati l’abbazia, le celle dei monaci, la sala del capitolo, il refettorio e la biblioteca con il labirinto.
Sempre nel Lazio, per le riprese in esterno di scene di vita quotidiana, sono stati scelti paesaggi agresti e luoghi di più antica origine romana e medioevale situati in diverse aree naturali protette come il Parco archeologico culturale del Muscolo situato nell’area di Monte Porzio Catone e il Parco di Bracciano-Martignano, nel comune di Manziana.

In provincia di Viterbo, nella maremma laziale, è stato coinvolto il Parco archeologico di Vulci, nel territorio di Montalto di Castro e città di origine etrusca, nota per la necropoli che la circonda, i canyon scavati nelle rocce e per il Castello dell’Abbadia.

Nel cuore della sabina, in provincia di Rieti, c’è un altro luogo che ha aiutato a ricreare l’austera atmosfera medioevale della fiction, è il territorio di Torri in Sabina, nota per aver ospitato l’insediamento dei romani con la città mercato di Forum Novum e successivamente feudo della Santa Sede che lo incluse nella castra specialia, grazie alle robuste fortificazioni che lo rendevano ben protetto dalle invasioni barbariche. Tra queste ricordiamo la Fortezza di Rocchette, un tempo Rocca Bertalda, dalla quale è sorto un grazioso borgo rurale abitato e circondato da un paesaggio verdeggiante incantevole, ricco di boschi e corsi d’acqua.

Restando sul versante della Sabina tiberina, a pochi chilometri dal confine umbro, troviamo la Rocca Guidonesca circondata dai ruderi del villaggio antico di Rocchettine. In posizione suggestiva a strapiombo sulla gola del del Fiume Laia è la fortezza gemella di Rocchette, rimasta però inabitata, entrambe costruite per proteggere l’arteria commerciale che collegava Rieti con la valle del Fiume Tevere.

ABRUZZO

Paesaggi d’effetto e location azzeccate sono anche quelle scelte in Abruzzo tra le gole di Fara San Martino in provincia di Chieti, Roccascalegna e Roccamorice, nel cuore della Majella.

 

Abruzzo Gole San Martino

 

Il Castello di Roccascalegna, anch’esso già incontrato nel film Il Racconto dei Racconti, è tra i più suggestivi dell’Abruzzo. Si erge su uno sperone di roccia che domina l’omonimo borgo, il vallone del Rio Secco e la vallata del Sangro. Dalla cima delle torri si può avvistare l’Eremo di Santo Spirito che si trova nel territorio di Roccamorice, in provincia di Pescara. L’eremo è famoso per essere un centro di grande spiritualità, dichiarato monumento nazionale. Qui hanno soggiornato importanti figure religiose tra cui il fondatore, Pietro Morrone, che divenne  Papa Celestino V e che proprio in questo luogo ebbe l’illuminazione del Santo Spirito. Nella fiction televisiva si vede la scritta “Distaccamento del comando imperiale in Toscana” che appare nelle mura del Castello.

 

Castello di Roccascalegna

 

Le Gole di Fara San Martino si trovano nell’area naturalistica del Parco Nazionale della Majella.

Meta preferita per gli amanti del free climbing, le gole si possono raggiungere partendo dal paese di Fara San Martino, noto per essere soprannominato la Capitale della Pasta, perché qui sono presenti ben quattro stabilimenti di fabbricazione della pasta tra i quali De Cecco e Del Verde. La presenza del vicino Fiume Verde, con le sue sorgenti che sgorgano dalla Maiella, ha favorito lo sviluppo dell’attività. L’evento enogastronomico Gole & Sapori che si celebra nel mese di agosto è proprio dedicato alla pasta e a festeggiamenti ricreativi con rievocazioni storiche delle arti e dei mestieri.

 

Parco della Majella
Questo splendido canyon roccioso, lungo circa 14 kilometri, si apre sulla valle di Santo Spirito dove sono visibili i ruderi del Monastero benedettino di San Martino in Valle, eretto in onore di San Martino, Vescovo di Tours.

UMBRIA.

Passeggiare per Perugia restituisce quell’atmosfera medievale ideale per le ambientazioni della fiction per questo abbiamo scelto il capoluogo umbro per alcune delle scene in esterno.

Così si è espressa la produzione per motivare la scelta di Perugia come location dove sono state girate diverse scene in esterno tra cui il primo incontro tra Guglielmo e Adso e quelle suggestive e spettacolari dell’Inquisizione, ossia la messa in scena del rogo di Pietro da Todi nella Piazza IV novembre.

 

Perugia piazza centrale IV novembre

 

Perugia fiction

 

Altre riprese sono avvenute nei pressi della Rocca Paolina, nel borgo di Bevagna e presso l’abbazia di Montelabate.

 

Ripeto ancora oggi a me stesso che la mia scelta fu buona e feci bene a seguire il mio maestro. Quando infine ci separammo, egli mi fece dono delle sue lenti, poi mi abbracciò con la tenerezza di un padre e mi disse:

<<Tu hai vissuto in questi giorni, mio povero ragazzo, una serie di avvenimenti in cui ogni retta regola sembrava essersi sciolta, ma l’Anticristo può nascere dalla stessa pietà, dall’eccessivo amor di Dio o della Verità, come l’eretico nasce dal santo e l’indemoniato dal veggente, e la verità si manifesta a tratti anche negli errori del mondo, così che dobbiamo decifrarne i segni anche là dove ci appaiono oscuri e intessuti di una volontà del tutto intesa al male>>.

Non lo vidi più, né so che cosa sia accaduto di lui, ma prego sempre che Dio abbia accolto l’anima sua e gli abbia perdonato i molti atti d’orgoglio che la sua fierezza intellettuale gli aveva fatto commettere.

Ma ora che sono molto, molto vecchio, mi rendo conto che di tutti i volti che dal passato mi ritornano alla mente, più chiaro di tutti, vedo quello della fanciulla che ha visitato tante volte i miei sogni di adulto e di vegliardo. Eppure, dell’unico amore terreno della mia vita non avevo saputo, né seppi mai: il nome…

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Daniela per festeggiare i suoi primi 20 anni di attività nel Turismo decide di arricchire il proprio bagaglio di esperienze dedicandosi all'ideazione di due testi. "Scusi quanto costa l' escursione termica" è una simpatica raccolta di battute ‘umoristiche’ carpite da clienti di agenzie di viaggi alle prese con l’acquisto della propria vacanza, mentre "Roma Movie Walks" è un libro scritto a 4 mani con l'amica di sempre affrontando concretamente, da vere pioniere nella città di Roma, un progetto di sviluppo del movie tourism nella Capitale. Attualmente ricopre l'incarico di Sales Representative per Club Med nel centro Italia.

daniela@italymoviewalks.com

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