Con “Il Postino” girando tra le isole
Anno: 1994
Regia: Michael Radford
Genere: Commedia, Drammatico
Sceneggiatura: Michael Radford, Furio Scarpelli, Giacomo Scarpelli, Massimo Troisi, Anna Pavignano
Protagonisti: Massimo Troisi, Philippe Noiret, Maria Grazia Cucinotta, Linda Moretti, Renato Scarpa
Produzione: Cecchi Gori
Voi volete dire allora che il mondo intero è la metafora di qualcosa?
Massimo Troisi (Mario Ruoppolo)
Il Postino rimane il testamento artistico di Massimo Troisi, artista venuto a mancare solo dodici ore dopo le riprese del suo ultimo film poiché malato di cuore. Un’opera ispirata al libro: Il Postino di Neruda (Ardiente Paciencia) di Antonio Skarmeta e vede Massimo Troisi protagonista nel ruolo di Mario Ruoppolo, il postino incaricato di recapitare la numerosa corrispondenza che riceve il poeta Pablo Neruda, giunto in un paesino del Sud Italia. Mario si affeziona al poeta, interpretato da Philippe Noiret, che lo aiuta a corteggiare una bella ragazza, Beatrice Russo, interpretata da Maria Grazia Cucinotta.
Il Postino presenta la malinconia che Troisi portava anche nella sua comicità e vinse l’Oscar per la colonna sonora, oltre alle candidature come miglior film, miglior regia, miglior attore protagonista, migliore sceneggiatura non originale. Ha vinto il premio BAFTA come miglior film non in lingua inglese, miglior regia e migliore musica e il David di Donatello al miglior montaggio.
Lo spessore umano e il valore artistico del film si avvalgono anche degli incantevoli scenari dove è stato girato. Uno è principalmente quello dell‘isola di Procida, nel golfo di Napoli. Molte scene sono girate a La Corricella, un villaggio di pescatori, fatto di piccole case colorate e vie molto strette. Si tratta di un luogo tradizionale e in un certo senso meno turistico di Procida, valorizzato da un restauro eseguito negli anni successivi al fim. Passeggiando di sera, soprattutto al tramonto, al porticciolo è possibile ammirare un panorama molto romantico.
La locanda dove nasce l’amore tra Mario e Beatrice si trova a via Marina di Corricella. Al suo interno è conservata la borsa in cuoio originale che Massimo Troisi porta con sé nel film.
La spiaggia del Pozzo Vecchio, detta la spiaggia del Postino, in omaggio al film, è una delle più belle dell’isola e vanta un fondale molto suggestivo. L’ufficio postale dove lavora Mario si trova in Piazza dei Martiri. Questo posto verrà usato anche nel film Il talento di Mr. Ripley (1999) per ambientare il negozio di Stefania Rocca.
Il cinema dove Mario guarda il documentario che annuncia l’arrivo di Pablo Neruda all’isola è in via Principessa Margherita a Procida. La strada dove Mario, in bicicletta, incontra l’auto che fa propaganda elettorale a Di Cosimo, interpretato da Mariano Rigillo, è in via San Rocco. Anche questa è stata vista ne Il talento di Mr. Ripley.
Troneggia sulla Corricella, col suo simbolico campanile, la Chiesa della Madonna delle Grazie a Salita Castello, dove si svolge la processione della Madonna portata su percorsi anche via mare.
Dopo aver conosciuto la Sicilia de Il Gattopardo e della teenager Violetta (ormai divenuta un’artista matura in arte Tini) andiamo a scoprire la bellezza delle isole siciliane grazie a questo film che ha fatto la storia del cinema italiano. Infatti oltre a Procida alcune scene sono state girate anche all’isola Salina, nelle isole Eolie, presso Pollara, scelta per molte riprese dei paesaggi naturali. Si vede nelle scene in cui Mario pedala per i monti costeggiando il mare. Stesso luogo nelle scene dove i personaggi passeggiano o parlano sulla spiaggia piena di sassi, tra il mare e la scogliera.
La cosiddetta spiaggia del Postino, detta anche Cala Troisi, dove passeggiano Mario e Neruda, si affaccia sull’isola di Filicudi, la quinta isola delle Eolie, ed ha un particolare foro sulla parete rocciosa che la sovrasta. La casa del poeta Pablo Neruda, chiamata la casa rosa, è il luogo dove Troisi arriva ogni giorno in bicicletta, per consegnare la posta.
Alcune prime scene di Troisi in bicicletta, sono state girate in un’altra isola siciliana, Pantelleria, di origine vulcanica e a circa 70 chilometri dalla costa africana.
Le atmosfere da isola sorreggono le emozioni del racconto. Oltre alla suggestiva fotografia che ritrae i paesaggi, l’esperienza sensoriale che si prova in quei luoghi è ulteriormente suggerita dalla scena del film in cui Mario manda al poeta, tornato in patria, una registrazione che contiene i suoni dell’isola, per ricordare i momenti felici trascorsi insieme.
“Numero uno: onde alla cala di sotto. Numero due: onde grandi. Numero tre: vento della scogliera. Numero quattro: vento dei cespugli. Numero cinque: reti tristi di mio padre. Numero sei: campane dell’Addolorata, con prete. Numero sette: cielo stellato dell’isola. Numero otto: cuore di Pablito”.
Massimo Troisi (Mario Ruoppolo)